venerdì 13 giugno 2014

Fantasy? No, Sci-Fi. No. Harmony.

Non è possibile muoversi in un mondo come questo.

Il Movie arruffato comodamente all'UCI prima di andare a vedere X-MAN Giorni di un Futuro Passato mi ha sputato in faccia la triste realtà: lo sci-fi è il futuro (ah, dai?) e così mi ritrovo ancora una volta sulla linea di confine, proprio ora che mi ero innamorata di questo genere.

Sarà possibile essere sempre sorpassata? Certo che sì, così imparo a contare le piume dei piccioni di Piazza del Campo invece di starmene buona, buona in casa al buio a scrivere come Gollum nella propria umida caverna ad idolatrare l'Anello.

Dormo, ma il mondo va avanti. Il fatto poi che tre volte su quattro le serie e i film tratti dai romanzi di fantascienza siano spazzatura, è un'altra appassionante storia. Temo che si stia ripetendo la calamità avvenuta con il Fantasy: tutti si buttano sul genere e alla fine quello che ne nasce è un cumulo di orrore e indecenza, di vampiri che brillano, streghe che sembrano più prostitute d'alto borgo - e qui quasi andrebbe bene, - creature fantastiche abbronzate e con un'attaccatura di capelli perfetta, accademie di Vattellapesca, angeli e demoni - ovviamente bellissimi e dannatissimi - che lottano per la solita passerella di turno sprovveduta ma eccezionalmente bella e pura di cuore/animo/intestino, di mondi paralleli dominati da despoti senza senso, da un futuro post bomba nucleare/glaciale/glitter, cieli invasi dall'Unicorno Fluffy di Despicable Me. Un trionfo di originalità.

Al fantascientifico, in italiano come termine fa un po' storcere il naso - science fiction rende molto meglio l'idea e lo spessore, - toccherà la stessa triste sorte? In linea di massima, sì. Nel dettaglio, no.

Questo è un genere in continuo rinnovo, evoluzione, cambiamento: le regole sono irregolari, non ben definite, sempre pronte a riscriversi. E, per questo, non se ne può avere mai abbastanza.
Il problema è quando si iniziano a scrivere una marea di stronzate (nel fantasy ne hanno scritte così tante che ormai è un evento raro trovarne di qualità) e, temo nel profondo, non ci vorranno che un paio di anni per arrivare a quel punto di non ritorno.

Il tumore dei generi, lo ripeterò fino a quando avrò zucchero filato nei polmoni, sono i teen drama: quella nicchia - ormai diventata voragine, - dove le eroine sono Mary Sue standardizzate e gli eroi pezzi di idioti impomatati. Tutti belli, tutti splendenti, tutti tormentati MA profondamente giusti e buoni. Non puzzano quando sudano, non sudano quando corrono e profumano sempre di menta peperita.

In poche parole gli Harmony a confronto sono l'evoluzione de I Piccoli Brividi. Un vero spasso.

Vi lascio con una delle citazioni che più amo, una chicca di Philip K. Dick, uno dei più famosi scrittori di science ficiton. Tanto per intendersi, lo scrittore di  Do Androids Dream of Electric Sheep? conosciuto da noi soprattutto come Blade Runner.

Science fiction writers, I am sorry to say, really do not know anything. We can't talk about science, because our knowledge of it is limited and unofficial, and usually our fiction is dreadful. 

Mi dispiace dirlo ma gli scrittori di fantascienza non sanno nulla. Noi non possiamo parlare di scienza perché le nostre conoscenze al riguardo sono limitate e non ufficiali, e solitamente la nostra finzione è terribile.











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