mercoledì 21 maggio 2014

Doctor Who - recensione





C'era una volta Il Dottore, un Signore del Tempo, che viaggiava sul suo Tardis blu attraverso il tempo e lo spazio...


Concedetemi solo un attimo per recuperare quella poca di sanità mentale concessa a uno studente di università che si trova a una manciata di giorni dal primo esame e fatemi prendere un bel respiro. Solo così potrò finalmente parlarvi di quella che non è solo una serie, ma una Serie Regina.
Volete qualche indizio per indovinare mentre fingete che non ci sia un titolo qui sopra? Ecco a voi: ventisei serie classiche, un film e sette serie “nuove”, per un totale di 798 episodi; undici attori che hanno ricoperto il ruolo di protagonista ed è inglese che più inglese non si può. Esattamente, parlo proprio di Lei, la serie che dà assuefazione, la serie che unisce fan di ogni età, genere ed etnia, la serie che vi renderà, nel caso non lo siate già, dei veri e propri nerd: ecco a voi Doctor Who.

Nato nel 1963 dalla collaborazione fra Sydney Newman, C. E. Webber e Donald Wilson, andò in onda fino al 1989 e, se escludiamo il film del 1996, verrà ripreso nel 2005 grazie al produttore Russel T. Davis, che la porterà a nuova luce per poi passare il testimone nel 2010 a Steven Moffat (conosciuto fra i fan come un vero demonio sadico e senza cuore), che ancora ad oggi detiene il record per aver complessato il maggior numero di menti grazie alle sue malsane idee.

Ora però non lasciatevi ingannare dalla trama che sto per darvi, perché in questo caso specifico vale come per i retro copertina dei romanzi di Stephen King: non rendono abbastanza bene l'idea. Il protagonista della serie è Il Dottore, un alieno proveniente dal pianeta Gallifrey, popolato dai Time Lords, che viaggia attraverso il tempo e lo spazio grazie al T.A.R.D.I.S. (Time and Relative Dimension in Space) , una sorta di astronave che ha l'aspetto di una cabina della polizia inglese degli anni '60, ed è accompagnato di volta in volta da varie companion, o vere e proprie comitive d'amici. La particolarità maggiore dei Signori del Tempo è quella di non morire - tranne in un caso, ma soprassediamo - : grazie alla rigenerazione, nel momento in cui Il Dottore arriva alla fine della propria vita per vecchiaia o per morte violenta, il suo corpo inizia a rigenerarsi, cosa che gli permette di cambiare aspetto e personalità senza però mutare i ricordi di tutta una vita.

Attualmente, con la settima stagione (in onda adesso in Italia), la serie vede come protagonista Eleventh, l'undicesimo Dottore, con un'individualità piuttosto singolare: con più di mille anni sulle spalle, ma l'aspetto di un giovane uomo, Eleventh ha la saggezza di un nonno i cui occhi malinconici spesso guardano con ingenuità a un futuro sempre più incerto.

Non ci è dato sapere quante rigenerazioni ancora spettino al Dottore. La BBC (che, non lo immaginavate affatto, trasmette la serie in Inghilterra) è più impenetrabile del Pentagono e non si lascia trasparire nulla, ma per adesso i fan pensano fortunatamente a ben altro: quest'anno la serie compie ben cinquant'anni, e il 23 di Novembre, data dell'anniversario, verrà trasmesso un episodio speciale, atteso con ansia da tutto il mondo. L'unica cosa che per adesso sembra essere certa è che Matt Smith, l'interprete di Eleventh, si è rimangiato la parola data su un ipotetico contratto che doveva vincolarlo ad un'ottava stagione, scatenando nuove ipotesi su chi possa essere il nuovo e atteso Twelfth.

Chiudo questa piccola parentesi dedicata a Doctor Who con sincerità: se cercate una serie con un fotografia che fa impallidire per l'impeccabilità ed effetti speciali da urlo, allora Il Dottore non fa per voi, a meno che non guardiate esclusivamente le ultime tre serie in cui non c'è perfezione, ma dignità. In realtà, come accade per molte serie inglesi, i britannici hanno più a cuore il loro umorismo. Doctor Who ha molto da offrire: personaggi singolari, episodi divertenti, una trama aperta e piena di cose non dette su cui è doveroso ipotizzare e un'intrinseca semplicità che mira solo a intrattenere con della sana televisione; non è poco, forse non è molto, ma se riuscirete a superare la perplessità legata ai Dalek colorati, gli storici nemici del Dottore, credetemi: potete guardare tutta la serie.



Picture of The Daleks, gli storici nemici del Dottore, in versione colorata: questa è stata la prima scena che disgraziatamente vidi e la mia prima reazione fu quella di promettere a me stessa che mai e poi mai avrei guardato una cosa così ridicola. 
Le mie ultime parole famose.



I Dalek - la cui celebre espressione "EXTERMINATE!" è conosciuta anche dagli abitanti delle profondità della Terra - sono insieme al Master e ai Cybermen, i villan che da sempre fanno parte della serie: capirete che negli anni '60 avevano più o meno il budget adatto a costruire una canoa fatta di caramelle e che quindi, i famosissimi nemici mortali che sono sopravvissuti a 50 anni di televisione, non potevano non essere delle grandi lattine munite di frullino e sturalavandini. Quando avrete smesso di ridere per il loro aspetto, vi garantisco che rapiranno il vostro piccolo cuoricino con la loro voce metallica e i plurifallimentari tentativi di sterminare la razza umana tanto cara al Dottore.



Scheda Tecnica:

Titolo Originale: Doctor Who
Titolo Italiano: Doctor Who
Anno di Produzione:  Serie Classica1963/1889; Film 1996; Serie Nuova 2005/in corso
Prima Uscita: 1963
Prima Uscita in Italia: 1980
Lingua Originale: inglese
Genere: fantascientifico
Durata Media ad Episodio: 25 minuti circa (primi episodi della Serie Classica); 45 minuti circa (i seguenti)
Ideatori:  Sydney Newman, C. E. Webber, Donald Wilson



Stagioni Uscite: 26+7 (nel mezzo ci va il film che fa parte a tutti gli effetti della serie)

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